28 novembre 2004

Tutti Poeti - 2

HAIKU DOMENICALI
5.
Sali le scale
mentre il sole tramonta
piede dopo piede

4.
Come in Febbraio
non vogliamo vedere
il male avanzare

3.(variazione)
Verrà domani,
ma oggi è dolore e
campane vicine

3.Aspetto domani,
il dolore risuona di
campane vicine

2.Stanca mattina,
l'autunno è morte
di piante vizze

1.Ecco l'usignolo
lascia uno sterco
sul mochi nella veranda
(Matsuo Basho, 1644-1694)

27 novembre 2004

Tutti Poeti

CHIODO SCACCIA CHIODO

Cavar cura con altra ossessione
Comodo è per l'umana ragione
Invece a me accade -è un dato di fatto
Per tutt'e due poi dar fuori da matto

23 novembre 2004

L'Undicesimo

Un pensiero sfuggente che mi riporta alle stesse sensazioni di tanto tempo fa.



"Allievo, a girare!", la voce dell'Aspirante rotola nell'enorme camerata. Sugli attenti, in pigiama, lo guardo per un istante con gli occhi ancora assopiti e poi scatto nei gesti e nei pantaloni ancora caldi. Correre giù per le due rampe di scale di marmo, la grande porta vetrata che scricchiola e sono in piazzale. Neanche guardo intorno, il berretto tirato sul muretto: sono già aggrappato alle sartie.
Il primo giro non lo sento quasi. Arrivo in cima; il predellino è viscido di salsedine, non devo cadere. Riscendo.
E così altre nove volte. Fino a non sentire più le braccia per la fatica. Un unico pensiero: tornare a letto. Gli altri dormono già, sono sicuro. Riscendo.
Giro intorno al brigantino per raccogliere il berretto e sono folgorato da un pensiero. Comincia a piovere di gocce sottilissime e fredde. Ad ogni quadrato di cavi, mi soffermo ad annusare la brezza tagliente. Risalgo con lentezza. Fino alla barra. In piedi sul metallo nero, abbracciato al pennone. Il mare è scuro e magnifico tutto intorno e la città splende di lampioni. Sono bagnato la faccia e i vestiti, ma non ho più freddo. E' per me questo giro.