botanica e koan
Il maestro disse un giorno all'allievo giunto da lontano a imparare lo zen: "Voglio darti un lavoro. Vedi quel grande vaso con due piante di glicine? Vanno trapiantate in quest'altro" e gli porse un vaso di coccio evidentemente più piccolo.
Lo studente si avviò pensieroso verso le piante, cominciò a scalzare la terra intorno e a estrarle con cura dal vaso. Le due piante di glicine erano meravigliose ed erano cresciute insieme tanto vicine che le loro radici s'erano intrigate a vicenda. Ormai erano praticamente una sola pianta e la zolla con le radici non entrava nel vaso più piccolo.
"Maestro," disse mestamente l'allievo "come posso trapiantare due piante così grandi in un vaso così piccolo? Ho bisogno di un vaso più grande."
Il vecchio lo scostò con un gesto brusco del braccio e si recò in giardino. Con grande delicatezza separò una per una le radici, dalle più grandi alle più minuscole. Poi mise le due piante l'una vicina all'altra e le confrontò. Scelse poi quella con la zolla rimanente delle dimensioni giuste per il nuovo vaso, ve la pose rincalzandola con terra concimata di fresco e l'annaffiò. Infine prese l'altra, con gesti rapidi del coltello ne tagliò tutti i rami e il tronco a pezzi, gettando il tutto insieme agli altri scarti della potatura.
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Questo me lo sono inventato, potrei dire, di sana pianta.
Certo è che se la vita fosse un koan, sarebbe facile rimanere quieti in meditazione.