31 marzo 2007

misure

C'è stato un tempo che ho misurato al crescere delle unghie.
Ora lo misuro al contare dei giornali e delle riviste non lette.

5 commenti:

Mi ha detto...

Leggere queste due tue righe mi ha riportato subito alla mente il passaggio di un libro dove il protagonista (uno scrittore o un professore) misurava il tempo in accordo con l’operazione di svuotamento cestino a fine giornata. Era scritto molto bene, e volevo citarlo qui.
Edizione Einaudi, autore maschile. Sì, e poi? Caffè alla mano ho passato in rassegna le costole dei libri dello scaffale alto. Auster? Marias? “Tutte le anime” di Javier Marias. Io l’ho letto? Dai? Completamente rimosso, come altri titoli, mi accorgo con una punta di dispiacere.
Prendo atto che il mio tempo si misura anche in bellissime storie lette e dimenticate.

A. ha detto...

Perfetto! Mi sembra un ottimo metodo di misura anche questo. E te lo dice uno che tiene appositamente l'orologio sul muro con la batteria quasi scarica, per non dimenticarsi mai che di metodi ce ne sono di migliori.

Anonimo ha detto...

io lo misuro coi dvd: penso quel film è già uscito?? Mi par d'averlo visto ieri. E no. Sono passati sei mesi. Debbo cominciare a pensare alla cream antirughe... ;)

la reine

Anonimo ha detto...

ormai siamo sul minimalismo spinto.
spintissimo.

derbeer ha detto...

Stavo giusto per dire anch'io quella del cestino (non perchè conosca quella citazione, ma perchè sono più di 2 settimane che non lo vuoto!).