L'Insegnante
"Chi sa fa, chi non sa fare insegna". E' da ieri notte che ho questo detto nella testa; continuo a ripetermelo come una filastrocca. Anche ora, mentre sto qui, appoggiato alla scaletta. Il fango grigiastro intorno è umido e freddo, ma sta spuntando il sole pallido da dietro il colle. Quota 770.
A quest'ora i miei ragazzi staranno entrando in classe; mi viene in mente l'odore di legno vecchio della cattedra.
Ancora qualche volta la mia filastrocca come quando si dice il rosario. Il collo della giubba mi sta facendo impazzire con la sua lana ispida.
"Sergente, è ora", "Baionette!".
Sfodero la sciabola lentamente. Ancora un piolo più in alto.
"Avanti, Savoia!", grido forte e ci lanciamo col sole basso alle spalle verso le mitragliatrici austriache.
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N.d.A. seconda edizione modificata il 1/09/05
4 commenti:
Ciao, e auguri per il nuovo blog.A casa mia nostra nonna , ad ora di pranzo invitava noi nipoti a collaborare al grido di "Avanti, Savoia,a mettere la tavola..." Una nonna dissacratrice.Setteparole
Sono convnto di una cosa: sarebbe stato molto più contento a non saper fare e insegnare; almeno in quel momento :-)) Buona giornata. Trespolo.
Ciao! Irrequieta sì, sempre... non sapevo di questo tuo nuovo blog. Bellissimo, complimenti! A presto, Fenchurch
non spenderò un secondo della mia vita a convincerti della bontà di C’era una volta in America… per fare un parallelo se non ti piace il cioccolato non mi par signorile invitarti al castello a desinare, e prepararti un menu a base di nutella… potrei però ordire una trama beffarda con l’aiuto di Onec@t, Fen, Weller, Trespolo, Paco facendoli venire a manifestare nel tuo blog con cartelli dalle scritte tipo “VIVA SERGIO LEONE” “VIVA NOODLES” “VIVA ENNIO MORRICONE” … LA REGINA PIGRA
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